cronaca di un ferragosto annunciato
15
Agosto 2009
I cassonetti della spazzatura sono a neanche
cento metri da casa mia. Il che non è sempre un vantaggio: certe volte, al
mattino, carico il sacchetto in auto con l'idea di lasciarlo mentre passo per
andare a lavoro ed invece puntualmente me ne ricordo solo quando sono arrivata
in ufficio... dove, fortunatamente, ci sono altri cassonetti.
Questa mattina, però, ero a casa, ed avevo una di quelle giornate in cui si decide di buttare tutto quel che per giorni si è accantonato perché magari " poteva servire"... ecco, stamani avevo definitivamente deciso che non serviva e, quindi, ho rapidamente riempito due buste.
Stanca e di cattivo umore, ovviamente, non mi è passato neanche per l'anticamera del cervello di mettermi qualcosa di decente per percorrere il breve tratto di strada e così sono uscita come mi trovavo in casa: pantaloni al ginocchio, larghi per non dire sformati, maglietta impolverata dalle faccende, capelli tirati in un ciuffo scomposto sopra la testa, infradito... no, a dire il vero questi sono carini, li ho comprati ad inizio estate per il mare... ma di sabbia non ne hanno vista neanche un granello e così li metto per stare in casa...
Insomma, infradito a parte, persino Cenerentola avrebbe fatto la sua figura rispetto a me... Ma tanto per arrivare ai cassonetti...
Solo che quando mi sono trovata per strada (ed è la strada provinciale di ingresso del paese), mi sono resa conto che la gente che transitava in auto mica lo sapeva che il mio percorso era fatto solo di quei pochi metri... Voglio dire, passava e quello che vedeva era semplicemente la mia trasandatissima mise... Per fortuna io non riesco mai a vedere olre ai vetri delle auto... certe volte faccio delle figuracce per questo... ma oggi era una buona cosa.
Le macchine sfrecciavano (qualcuna non abbastanza a dire il vero) ed i loro passeggeri se ne andavano verso altrettanti ferragosti tendenzialmente migliori del mio... se qualcuno me lo ha letto addosso, beh... non mi dispiace neanche.
Questa mattina, però, ero a casa, ed avevo una di quelle giornate in cui si decide di buttare tutto quel che per giorni si è accantonato perché magari " poteva servire"... ecco, stamani avevo definitivamente deciso che non serviva e, quindi, ho rapidamente riempito due buste.
Stanca e di cattivo umore, ovviamente, non mi è passato neanche per l'anticamera del cervello di mettermi qualcosa di decente per percorrere il breve tratto di strada e così sono uscita come mi trovavo in casa: pantaloni al ginocchio, larghi per non dire sformati, maglietta impolverata dalle faccende, capelli tirati in un ciuffo scomposto sopra la testa, infradito... no, a dire il vero questi sono carini, li ho comprati ad inizio estate per il mare... ma di sabbia non ne hanno vista neanche un granello e così li metto per stare in casa...
Insomma, infradito a parte, persino Cenerentola avrebbe fatto la sua figura rispetto a me... Ma tanto per arrivare ai cassonetti...
Solo che quando mi sono trovata per strada (ed è la strada provinciale di ingresso del paese), mi sono resa conto che la gente che transitava in auto mica lo sapeva che il mio percorso era fatto solo di quei pochi metri... Voglio dire, passava e quello che vedeva era semplicemente la mia trasandatissima mise... Per fortuna io non riesco mai a vedere olre ai vetri delle auto... certe volte faccio delle figuracce per questo... ma oggi era una buona cosa.
Le macchine sfrecciavano (qualcuna non abbastanza a dire il vero) ed i loro passeggeri se ne andavano verso altrettanti ferragosti tendenzialmente migliori del mio... se qualcuno me lo ha letto addosso, beh... non mi dispiace neanche.
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